Recensioni Reviews
Scheda
Soggetto:
David Mamet
Sceneggiatura:
David Mamet
Regia:
David Mamet
Prodotto da:
CHRISANN VERGES
Distribuito da:
Sony Pictures
Edizione italiana:
SEFIT-CDC
Dialoghi italiani:
ALESSANDRO SPADORCIA
Direttore del Doppiaggio:
Manlio De Angelis
Fonico di mix:
FABIO TOSTI
Voci:
Chiwetel Ejiofor:
Simone Mori
Tim Allen:
Saverio Moriones
Alice Braga:
Rossella Acerbo
Emily Mortimer:
Tiziana Avarista
Joe Mantegna:
Michele Gammino
Ricky Jay:
Giorgio Lopez
Rodrigo Santoro:
Vittorio De Angelis
Cyril Takayama:
Massimo Aresu
Rebecca Pidgeon:
Francesca Fiorentini
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dialoghi italiani |
0,5 | |||
direzione del doppiaggio |
3,5 | |||
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Sicuramente Eastwood sarebbe riuscito dove Mamet fallisce, e cioè a trarre da questo soggetto che narra le peripezie di un allenatore di arti marziali un film di rilievo. Abbiamo così un filmetto che seppur animato da buone intenzioni e ben interpretato non riesce a decollare restando in una dimensione caricaturale da B-movie. Abituati come siamo agli arzigogoli creativi dell’autore e ai suoi molti indimenticabili film - primo fra tutti La casa dei giochi - ci saremmo aspettati di più sul fronte del conflitto umano fra interesse e purezza, fra coscienza, volontà e onestà intellettuale. Una debolezza strutturale dell’impianto drammaturgico a cui il doppiaggio viene in soccorso solo parzialmente, infatti mentre da una parte abbiamo le interpretazioni dei protagonisti ben dirette e molto in sintonia con i volti e la storia, dall’altra abbiamo un adattamento che non comprende e non rende comprensibile il fluire della narrazione. Potrei citare decine di esempi che vanno dalla sciattezza della traduzione all’incongruenza, dall’aver impostato un dialogo, spesso pleonastico, o troppo letterale o didascalico o inutilmente lezioso, come: «c’è qualche modo in cui possa aiutarti?», «responsabilità del suo crimine», «si è diplomata sui tessili», «prova a pugnalarmi», «intendo riordinarlo», «la cassetta era meglio di Titanic», o con scambi tipo «Tu che ne pensi? - Come lo so? »; ma quello che più di tutti descrive l’inadeguatezza del testo è il cartello che traduce il biglietto da visita dell’organizzatore di incontri: «Promotore di lotte».
Salvo Cavallaro
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