Recensioni Reviews
Scheda
Sceneggiatura:
Ken Friedman
Regia:
Roger Donaldson
Prodotto da:
ROGER DONALDSON, CHARLES ROVEN
Distribuito da:
C.D.I.
Edizione italiana:
CAST DOPPIAGGIO
Dialoghi italiani:
ELETTRA CAPORELLO
Direttore del Doppiaggio:
ROBERTO DEL GIUDICE
Voci:
Robin Williams:
CARLO VALLI
Tim Robbins:
MASSIMO ROSSI
Pamela Reed:
PAILA PAVESE
Fran Drescher:
CINZIA DE CAROLIS
Zack Norman:
LUCA BIAGINI
Lori Petty:
MONICA WARD
Annabella Sciorra:
LAURA BOCCANERA
Eddie Jones:
PAOLO LOMBARDI
Anthony Powers:
PAOLO BUGLIONI
Paul Herman:
RENZO STACCHI
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dialoghi italiani |
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direzione del doppiaggio |
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Ogni tanto ci vengono riproposti filmetti leggerini e non troppo interessanti, ma, considerata la presenza nel cast di Robin Williams e Tim Robbins, mi sono arrischiato in una eventuale perdita di tempo in un pomeriggio fin troppo piovoso. Quale sorpresa nel ritrovarmi a ridere di gusto, da solo a casa, per la situazione grottesca di un marito cornuto e geloso che si presenta in un autosalone armato e furioso per i sospetti – ma non troppo – tradimenti della moglie, impiegata anch’essa nel medesimo negozio.
Tim Robbins è il marito, ferito nell’intimo dalla moglie eccessivamente disinvolta, ma è anche assolutamente inconsapevole di ciò che sta facendo: solo si vergogna tanto del disonore e dell’ignominia di essere ufficialmente riconosciuto come cornuto.
Robin Williams è un venditore donnaiolo –l’unica con cui non ci prova è la moglie di Robbins perché è terreno di un suo collega- che si sacrifica fingendosi con il marito tradito l’unico amante della moglie.
Tutto ciò non porta nulla di tragico nello svolgimento della trama, e il lieto fine è d’obbligo.
I dialoghi, a parte il solito “fottuto” presente nella terza battuta del film (che, ammetto, mi ha suscitato un “cominciamo male!”), sono corretti, adeguati al livello grottesco della situazione e al carattere dei vari personaggi: un’amante sciocca (già cliente di Williams) col cane odioso e il marito ignaro con la coppola che vanno ad acquistare un’altra macchina, la pseudo fidanzata ufficiale (tale si crede la poverina) parrucchiera con parrucche varie a seconda del look quotidiano, gli altri venditori, il cliente titolare dell’agenzia funebre, i poliziotti accampati nel ristorante cinese di fronte che cedono al proprietario e alla cameriera acida mangiando cibo in gran quantità durante le operazioni di salvataggio degli ostaggi.
Altrettanto si può dire per la direzione del doppiaggio: ha tratteggiato i personaggi con fedeltà ai caratteri –peraltro non troppo lontani dai soliti schemi usati o abusati –, con leggerezza e agilità, suscitando in noi la simpatia verso la parrucchiera, il fastidio verso l’amante col cane, la tenerezza verso il commesso sfigato che rischia il licenziamento dopo trentacinque anni passati a vendere macchine.
Si può dire che, malgrado non sia altamente culturale né latore di insegnamenti superiori, questo film sia perfettamente adatto a trascorrere un po’ di tempo rilassati e in pace, ed è già molto, coi tempi che corrono.
Arturo Pennazzi
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